IL COLONIALISMO ITALIANO
«Ora lItalia, la grande martire delle nazioni, dopo soli cinquantanni ch'ella rivive, si è presentata al suo dovere di contribuire per la sua parte allumanamento e incivilimento dei popoli»
(Da La grande proletaria s'é mossa, il discorso che Pascoli tenne al Teatro comunale di Barga il 21 novembre 1911, pubblicato su «La Tribuna» del 27 novembre 1911, e nel quale espresse la sua entusiastica adesione allimpresa libica. )
Il colonialismo italiano fu presentato come un'occasione per portare la civiltà a popoli selvaggi ma, ebbe come per le altre potenze coloniali caratteristiche di violenza e sfruttamento dei sudditi.Si pensi agli ascari (sala 10 fig.4),soldati indigeni al servizio del regno d'Italia deportati nel 1915. Non si era trattato di un colonialismo plurisecolare come per le altre nazioni, non cerano stati grandi vantaggi economici, il movente politico dellespansione coloniale era stato evidente tanto nellItalia liberale quanto con il fascismo , i benefici guadagnati da parte dei coloni, degli Italiani d'Africa che nel frattempo avevano popolato le neoItalia d'Africa (Libia e Etiopia) apparivano nel complesso assai contenuti, e in ogni caso di breve durata. Lespansione, iniziata nel 1882 con lacquisto della baia di Assab (il primo nucleo dellimpero coloniale italiano) proseguì con la conquista della Libia ai danni dellimpero ottomano nel 1912 mentre durante il fascismo si conquistó l'Etiopia nel 1936.
Dopo la seconda guerra mondiale tutti i possedimenti furono perduti.
Fonti e ulteriori approfondimenti:
Foto, cronologia del colonialismo italiano e la perdita delle colonie.
Conseguenze e aspetti interessanti dell'imperialismo italiano.